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Il
diamante è contraddistinto da una grande durezza, che gli permette
di conservare a lungo l'aspetto lucido e lo rende resistente all'usura.
La forma più comune di taglio del diamante è quella
rotonda, con
un minimo di 57 faccette,
denominata brillante.
Il valore di un diamante è definito da 4 "C" della
lingua inglese.
COLOUR=COLORE: il diamante più puro è trasparente e
completamente incolore.
CLARITY=PUREZZA: quando sono assenti inclusioni ("carboni"),
fessure naturali ("ghiacciature"), sfaldature, ecc.
CUT=TAGLIO: i diamanti vengono suddivisi in tre categorie: taglio
"very good" cioè con brillantezza eccezionale e difetti
irrilevanti; "good" con minor brillantezza e difetti più
visibili; "poor" o scadente.
CARAT=PESO: i diamanti si pesano in carati. Un carato equivale a 0,2
grammi. Il carato a sua volta si suddivide in punti che equivalgono
ad 1/100 di carato.
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le tabelle esplicative per conoscere i diamanti
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Solitari con classica montatura a griffe e un diamante taglio brillante.
Dall'alto a sinistra
in senso orario: 0,15 carati, 0,42 carati, 0,90 carati, fino al più
grande da 3,51 carati. |